Ieri
ho partecipato ad una cerimonia religiosa presso una chiesa
pentecostale di nigeriani.
Non
è certo il mio passatempo domenicale preferito e di solito frequento
le chiese (pentecostali e non) il minimo indispensabile (matrimoni,
battesimi, funerali, ecc).
Ma
stavolta ero obbligato a presenziare, non c'è scusa che tenga, la
battezzata è mia figlia e la moglie non ammetteva obiezioni...
Sono
anni che frequento le chiese pentecostali, di solito l'impressione
che ne ho è un mix di divertimemto per il clima carnevalesco e
danzante e la noia per la durata estenuante delle cerimonie. E c'è
anche un pò di fastidio, quando passano a chiedere l'offerta.
Comunque,
presa a piccole dosi, si può fare.
Ieri
però ho notato qualcosa di insolito.
Nella
preghiera finale, quella in cui si invocano grazie, favori, salute e
benefici vari, più volte la pastora (o pastoressa?) ha invocato il
Signore (Jesus the Lord) perchè concedesse a tutti la grazia
suprema, che nello specifico consisteva nell'ottenere il Permeso di
Soggiorno.
Mi
sono guardato intorno curioso, sono anni che frequento clandestini e
umanità migrante varia, ma questa è la prima volta che sento
pregare per il pemesso di soggiorno.
In
precedenza mi era capitato di sentire qualcuno ringraziare
pubblicamente The Almighty per avere raggiunto finalmente il permesso
di soggiorno, ma mai mi sarebbe venuto in mente che un'intera
comunità religiosa si impegnasse per quasi 5 minuti in una preghiera
collettiva per il permesso di soggiorno.
E'
l'effetto del pacchetto sicurezza, la retorica leghista contro i
clandestini genera i suoi frutti ed in primis mette insicurezza
proprio ai migranti.
Espulsioni,
divieto di cure mediche e di iscrizione dei figli all'asilo,
detenzione nei CIE, controlli, retate e porcherie simili stanno
sempre di più alimentando un clima di paura fra i migranti, anche
quelli regolari che temono di veder catturato, rinchiuso ed espluso
da un momento all'altro un parente o un amico irregolare, senza la
possibilità di appellarsi ad un giudice o ad un avvocato per
risolvere la situazione.
Penso
a questi nigeriani, ad alcuni che conosco da tempo, donne che sono
state costrette a prostituirsi per anni, uomini che hanno
attraversato a piedi il deserto, gente dura, forgiata, determinata e
che per assurdo proprio oggi, che sono finalmente regolari, con il
permesso di soggiorno, un lavoro, una casa e una famiglia, si sentono
più insicuri ed hanno paura di ritornare irregolari o di non poter
aiutare un parente clandestino a sistemarsi.
E
allora ci si affida alla fede, non resta che pregare.
Dacci
oggi il nostro permesso di soggiorno quotidiano e non ci indurre in
clandestinità ma liberaci dalla Lega.
Amen
Asti,
26 luglio 2010